Verifiche di sicurezza elettrica degli apparecchi elettromedicali (D.Lgs. 81/08 art. 71 e 81, CEI 62/148:IEC EN 62353)
SICUREZZA DEL PAZIENTE
Norme generali CEI 62-5 e 66-5 – Direttiva dei dispositivi medici 93/42/CEE
La verifica della sicurezza elettrica di tutte le apparecchiature elettromedicali risulta importante non solo per gli utilizzatori ( vedi 81/08) ma anche per i pazienti. I rischi di natura elettrica ai quali possono essere sottoposti i pazienti, in caso di contatti diretti e indiretti, sono:
Macroshock
Microshock (es. pazienti sottoposti a cateterismo cardiaco o anche a semplici esami con sonde o altri elementi che operano internamente e vicino al cuore)
Da ricordare che, in funzione dell’intensità della corrente elettrica, gli effetti fisiopatologici provocati sull’uomo sono:
Tetanizzazione
Arresto della respirazione
Fibrillazione ventricolare
Ustioni
Il Datore di Lavoro deve, pertanto, far verificare periodicamente il corretto funzionamento dei dispositivi medici: una volta l’anno nei locali di gruppo II ed una volta ogni due anni negli altri ambienti.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Tutte le prove vengono eseguite in ottemperanza alla seguente normativa in vigore:
D.Lgs. n° 46 del 24/02/1997 – attuazione della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici;
D.Lgs. n° 81/08 – Testo Unico Sicurezza sul lavoro
Norme CEI 62-5 – Apparecchi elettromedicali – Norme generali di sicurezza
Norme CEI 66-5 – Apparecchi da laboratorio – Norme generali di sicurezza
Norme CEI 62-11 Norme particolari di sicurezza per gli apparecchi di elettrochirurgia ad alta frequenza (Elettrobisturi).
Norme CEI 62-13 Norme particolari di sicurezza per gli apparecchi Defibrillatori e Monitor defibrillatori cardiaci.
Norme CEI 64-8 sez. 710 – Impianti elettrici in locali ad uso medico
Verifiche previste dalla Guida CEI 62-122 (ex guida CEI62 fascicolo 3783R)
Resistenza del conduttore di protezione;
Correnti di dispersione verso terra in condizione normale e di primo guasto;
Correnti di dispersione sull’involucro in condizione normale e di primo guasto;
Correnti di dispersione nel paziente in condizione normale e di primo guasto;
Corrente di dispersione nel paziente con tensione di rete nelle parti applicate in condizione normale e di primo guasto;
Resistenza di isolamento tra tensione di rete e parti conduttrici accessibili;
Resistenza di isolamento tra tensione di rete e parti applicate.